domenica, aprile 06, 2014

Tempo/spazio


GIORNO 6, TRANSIBERIANA, CINQUANTA ORE DOPO, RUSSIA

Viaggiare da il tempo di pensare. 
La guida che sfoglio di tanto in tanto sostiene che il terzo giorno di transiberiana potrebbe subentrare un certo senso di disorientamento. Non e’ del tutto vero, ma forse si’, in un certo modo. Il tempo rallenta. Ci si sorprende a considerare particolari trascurabili. Le ramificazioni delle betulle prima che si tramutino in doghe a basso costo ikea. Le macchie di Rorschach celate in chiazze di neve perfettamente speculari. Le gambe delle lettere in una pagina di libro, ordinate come reparti di un esercito grammaticale.

Passato Barabinsk e le venditrici di pesce secco. Ancora dubbio l’utilizzo, come cibo o elemento decorativo, del suddetto pesce. Passato il fiume Ob. Lasciata Novosibirsk con un pasto liofilizzato e una frittella di pure’. Nella notte il fuso orario passa a +4 da Mosca, portando la pausa pranzo alle 9.55. Intanto la notte scorre attraverso il finestrino. Difficile distinguere forme e colori. Non confermata, ma abbastanza probabile, la presenza di neve e betulle. Il treno piano piano prende sonno, con la sua piccola comunita’ di storie e movimento. Per svegliarsi, fra poche ore, qualche chilometro piu’ in la. Disorientato, certo. Ma con gli occhi pieni di nuovi affascinanti e trascurabili dettagli.

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