sabato, marzo 08, 2008

Quel che deve succedere

Ieri sera sono andato a teatro. E quando vai a teatro non sai mai cosa aspettarti.
Oltretutto devo scrivere un pezzo, aggressivo, su questo spettacolo che è tutto un urlare in faccia, un continuo buttar fuori insofferenza, gioia e dolore. Sono entrato tra il pubblico, con il mio volto di studente alternativo, biglietto alla cassa, sopracciglio alzato di chi guarda tutto con interesse. Un passaggio come tanti che per me è sempre emozione, quando sento l’arte attorno, la tensione della scena, il calore del pubblico.
E tutto poteva essere un po’ diverso. Perchè proprio per la rappresentazione del giorno precedente avevo un accredito stampa. Ovvero un posto riservato, gratuito, da giornalista. Niente di importante, ma è la prima volta che qualcuno mi fa guardare uno spettacolo affinchè possa scriverne un pezzo. Anche se a conti fatti ho pagato il biglietto la soddisfazione rimane.
Intanto ripenso a immagini che possano tramutarsi in parole, a colori che possano diventare frasi, a movimenti che si possano lasciar imprigionare in un titolo, in un commento. Poi se è destino un’altra occasione arriverà.

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