Quote rosa
Camminando per strada all’improvviso mi sono accorto di una freccia rosa disegnata per terra. Un indizio da seguire, pallido e confuso nelll’asfalto. Dopo pochi metri ecco spuntare una seconda freccia. E un’altra. E un’altra ancora. Poi, finalmente, il grande mistero: il parcheggio rosa. Ovvero una serie di posti macchina, comodi da raggiungere, senza fastidiose retromarce, spine di pesce e doppie file, rigorosamente riservati alle donne.
Sembra uno scherzo, un’ulteriore presa in giro al pericolo costante delle donne al volante. Ma non è proprio così. L’iniziativa nasce con un intento lodevole, semplificare la vita delle donne incinte o con neonati appresso, senza dover affrontare lunghe attese alla ricerca di un parcheggio o grandi camminate per giungere a destinazione.
Certo nella mia graziosa cittadina si tratta più di un atto simbolico che di una reale necessità. Il parcheggio scelto è sempre vuoto e si trova sempre posto. Sarà per questo che il cartello recita una frase leggermente diversa da quella di altri comuni: “All’interno del parcheggio troverete questo simbolo che indica un’area destinata alla sosta delle auto utilizzate dalle donne. La vostra cortesia aumenterà la loro sicurezza”. Ora, ne sono sicuro, ci sentiamo tutti più tranquilli.
Sembra uno scherzo, un’ulteriore presa in giro al pericolo costante delle donne al volante. Ma non è proprio così. L’iniziativa nasce con un intento lodevole, semplificare la vita delle donne incinte o con neonati appresso, senza dover affrontare lunghe attese alla ricerca di un parcheggio o grandi camminate per giungere a destinazione.
Certo nella mia graziosa cittadina si tratta più di un atto simbolico che di una reale necessità. Il parcheggio scelto è sempre vuoto e si trova sempre posto. Sarà per questo che il cartello recita una frase leggermente diversa da quella di altri comuni: “All’interno del parcheggio troverete questo simbolo che indica un’area destinata alla sosta delle auto utilizzate dalle donne. La vostra cortesia aumenterà la loro sicurezza”. Ora, ne sono sicuro, ci sentiamo tutti più tranquilli.
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