Reparto ortofrutta
Il principio della comunicazione sta nella trasmissione di un messaggio. Che siamo abituati a concepire come un susseguirsi di parole e fonemi che abbiano piu' o meno un senso compiuto. Ma in realta' e' molto di piu'.
Lo si puo' capire a pieno solo togliendo un ingranaggio al complesso meccanismo, rifondando da principio regole e significati. L'esperimento si svolge in questo modo: ci si butta in un paese straniero, differente stile di vita, temperatura. Differente ceppo linguistico, uro-finnico piuttosto che cirillico, evitando l'uso dell'inglese come chiave per conoscere il mondo.
Ogni nuova esperienza, ogni parola appresa, e' un gradino che ci avvicina all'infinito. In un attimo si palesa la difficolta' di un processo comunicativo, l'amplificarsi della gestualita'.
Sfogliare un giornale fatto solo di foto e geroglifici, attraversare il reparto verdura di un supermercato, fa vivere l'emozione di un archeologo alle prese con una civilta' sepolta. La soddisfazione, per quanto semplice, e' chiamare un caffe' e una ciambella col loro nome. L'ambizione, ancora distante, e' riconoscere l'ambulatorio di un dentista dall'insegna, senza scambiarlo con un centro internet.
Lo si puo' capire a pieno solo togliendo un ingranaggio al complesso meccanismo, rifondando da principio regole e significati. L'esperimento si svolge in questo modo: ci si butta in un paese straniero, differente stile di vita, temperatura. Differente ceppo linguistico, uro-finnico piuttosto che cirillico, evitando l'uso dell'inglese come chiave per conoscere il mondo.
Ogni nuova esperienza, ogni parola appresa, e' un gradino che ci avvicina all'infinito. In un attimo si palesa la difficolta' di un processo comunicativo, l'amplificarsi della gestualita'.
Sfogliare un giornale fatto solo di foto e geroglifici, attraversare il reparto verdura di un supermercato, fa vivere l'emozione di un archeologo alle prese con una civilta' sepolta. La soddisfazione, per quanto semplice, e' chiamare un caffe' e una ciambella col loro nome. L'ambizione, ancora distante, e' riconoscere l'ambulatorio di un dentista dall'insegna, senza scambiarlo con un centro internet.
2 commenti:
aò...ma n'do cazzo stai?
il Fritte
Caro Fritte, ancora poco e saro´ nuovamente nella splendida cornice della cittadina termale!
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