Children of revolution
Semplifichiamo le cose. Breve riassunto di quello che ha dichiarato il ministro dell’istruzione Gelmini. Gli studenti italiani sono i peggiori d’Europa, per colpa dei professori che non sono pagati abbastanza.
Continua dicendo che è inaccettabile che un insegnante delle superiori dopo quindici anni guadagni 27500 euro; se fosse tedesco ne prenderebbe ventimila in più, finlandese sedicimila in più. Fatti due conti un professore prende duemilaeuro al mese, per un lavoro che gestisce un po’ come crede, che gli permette ogni anno settimana bianca libera e pasquetta al mare, oltre a un paio di mesi di vacanze estive. Bisogna sottolineare l’importanza sociale di un ruolo difficile, d’accordo. Aggiornamenti, lavoro a casa, situazioni complicate. Bene.
Ma nella mia personale esperienza non posso dire di avere incontrato delle grandi cime, dei sapienti custodi della saggezza, o semplicemente delle persone in grado di garantire una corretta crescita dello studente. Con le dovute eccezioni, ovviamente, per persone appassionate e competenti.
Resta il fatto che i paragoni con il resto d’Europa mi sembrano un po’ senza fondamento, non si fanno le dovute proporzioni. Parliamo di Finlandia, dove i professori sono pagati sedicimila euro in più. Una bottiglia d’acqua costa in media un euro contro i nostri trenta centesimi, un biglietto dell’autobus due euro e cinquanta. Stesso discorso per la Germania, dove non è lo stipendio degli insegnanti a essere più alto, ma la retribuzione di un qualsiasi impiego.
Ma nella mia personale esperienza non posso dire di avere incontrato delle grandi cime, dei sapienti custodi della saggezza, o semplicemente delle persone in grado di garantire una corretta crescita dello studente. Con le dovute eccezioni, ovviamente, per persone appassionate e competenti.
Resta il fatto che i paragoni con il resto d’Europa mi sembrano un po’ senza fondamento, non si fanno le dovute proporzioni. Parliamo di Finlandia, dove i professori sono pagati sedicimila euro in più. Una bottiglia d’acqua costa in media un euro contro i nostri trenta centesimi, un biglietto dell’autobus due euro e cinquanta. Stesso discorso per la Germania, dove non è lo stipendio degli insegnanti a essere più alto, ma la retribuzione di un qualsiasi impiego.
La riforma di un sistema che non funziona non passa attraverso un aumento di stipendio. E’ importante investire sul’istruzione, ma sono altre le strade. Per ora io e il ministro concordiamo su un solo punto: “La scuola italiana resta mediocre nei risultati, mediocre nelle speranze”. E la strada verso la rivoluzione culturale sembra ancora lunga e piena di incertezze.
2 commenti:
probabilmente hai ragione su tutto..dire che gli insegnanti italiani guadagnano meno dei colleghi europei significa fare della demagogia......auspicando poi l'aumento degli stipendi...insomma parole parole parole parole soltanto parole parole tra noi...il Fritte
>>nella mia personale esperienza non posso dire di avere incontrato delle grandi cime, dei sapienti custodi della saggezza
Assolutamente d'accordo su questo punto...e stradaccordo su tutto il resto.
Non è aumentando gli stipendi che migliorerà l'Istruzione...
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