Trivial pursuit kashmir edition
GIORNO 6, SRINAGAR, KASHMIR
Facciamo progressi. Credo che i rapporti con la famiglia che mi riceve stiano migliorando. Certo, oggi mi hanno detto di non andare in citta' perche', essendo festa, mi tirano le pietre. Ma mi e' parso di scorgere un atteggiamento di apertura in queste poche parole.
Farouk mi ha anche prestato la sua shikara, una specie di gondola per muoversi agili e leggeri nelle basse acque del lago. E, nel mezzo della traversata, una barca mi ha accostato per vendermi un mazzo di fiori. Ormai, e' chiaro, chiunque incontrerai e in qualunque momento sara' in grado di venderti qualcosa.
Poi, giro al mercato, in compagnia di Farouk nella veste di scudo umano. Banchi del pesce, stand gastronomici, piadinari e ballo liscio. Il tutto trasportato nella mentalita' del Kashmir, regione di conflitti interni politici e sociali, fortemente islamizzata, con ambizioni secessionistiche e nessuna intenzione di mostrarsi benevola con il turismo occidentale. Che, solitamente, evita le passeggiate in paese preferendo le escursioni in tenda full optional e servo sherpa, sulle maestose montagne del circondario. Posti tipo il Nanga Parbat, tanto per dirne uno.
Farouk invece e' un tipo moderno. Mi spiega che capisce che anch'io sono uno che si fa il mazzo a casa nel suo lavoro. E' contento che voglia viaggiare in India. Che non abbia comprato l'erba quando, a dire il vero, era lui stesso a volermela vendere. E anche lui non e' di queste parti, ma del Ladakh, altra regione di monti cielo laghi. Dice pure che la gente se ne accorge che e' uno straniero, e lo guardano un po' storto. Bene, l'accompagnarsi a me non potra' altro che accrescere la sua fama.
Comunque sia, non riesco a parlargli di religione, politica, societa', arti e spettacolo. Rimane la categoria sport, non si sbaglia mai. Che gioco affascinante il cricket!
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