Mille più uno virgola otto
Mille contatti. A tanto è arrivato questo piccolo blog in poco più di due mesi di vita. Che poi i visitatori cosìddetti “unici” sono più o meno trecento. Ovvero ognuno ha aperto la pagina e poi se la è letta tre volte. Magari ha solo guardato le figure. Magari ha cambiato subito, per sbaglio, per volontà, per disinteresse. Restando nel tempo perfetto degli 1,8 secondi. Questo il tempo di visualizzazione medio di una pagina web, a detta di studiosi di comunicazione.
In un informazione che si fa caotica, rapida, nella quale i tempi di caricamento sono azzerati così come quelli di consultazione. Si dice sempre che l’Italia vanta più scrittori che lettori, che il fenomeno blog affascina intere generazioni improvvisamente bisognose di parlare della propria vita al mondo. Di fatti banali ma anche di riflessioni profonde, di semplici racconti o di complesse spiegazioni. “Settantuno milioni di blog. Alcuni di essi devono essere buoni”. Così recita un popolare sito di bloggers.
Certo non ho la pretesa di considerare buono o letterario ciò che scrivo. Sono soltanto le parole di un viaggio, delle impressioni colte giorno per giorno. Un diario che sfoglio per ricordare momenti, persone, esperienze. Ma resta pur sempre il piacere di incontrare qualcuno lungo la strada che si fermi ad ascoltare ciò che hai da raccontargli.
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