Full metal jacket
Eliminate le giacche a vento blu. Quelle di finto tessuto traslucido, impermeabili, con i bordini argentati. Perchè non si può viaggiare tranquilli in autobus senza biglietto senza trasalire ogni volta che sale qualcuno con la giacca blu. Troppo simile a quella dei controllori, organizzati come una squadriglia da combattimento, pronti a colpire chi si sposta frettoloso da una parte all’altra e deve pure pagare. Che poi sarebbe anche giusto comprare il biglietto. E non vale neppure la scusa di dover perdere tempo a cercare una rivendita, visto che ogni autobus ha la sua bella macchinetta automatica a bordo. Un euro all’andata, un euro al ritorno. Per un biglietto che vale settantacinque minuti e userai si e no per dieci. Ma se devi andare al lavoro tutti i giorni, schiacciato tra due ali di folla, sempre in anticipo per timore di perdere la coincidenza, il prezzo non vale più il servizio. E’ per questo che ho deciso per l’autoriduzione del costo del biglietto.
Adesso ogni viaggio è più equo, rilassato, solidale. Venticinque centesimi, una monetina gialla con la statua di Boccioni e una color rame con il colosseo. L’inconveniente è che in questo modo compro un biglietto su quattro. E la società di trasporti non è d’accordo con questa mia filosofia aziendale. Perciò mi faccio un viaggio tranquillo e poi tre di assoluta insicurezza, dissimulata sotto un’aspetto rilassato e disinteressato. Anche se una palpebra si scuote ogni volta che in lontananza scorge una giacca blu salire la scaletta dell’autobus.
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