Interruzione di pubblico servizio
Si potrebbe pensare che il giorno di Natale non lavori nessuno. Non e’ cosi’. Almeno io, ingenuamente, ci ho sempre creduto. E segretamente sperato, di non ritrovarmi mai in un ufficio il pomeriggio del venticinque. Ora mi guardo in giro e vedo il solito vecchio pc, il telefono, le statistiche e il bicchiere di spumante. Piccole differenze, certo, dalla routine. E una certa solidarieta’ che si instaura tra tutte le persone che si trovano nella mia stessa situazione.
Poi ho scoperto un’altra novita’. Che quasi cinque milioni di persone fanno il pranzo di Natale al ristorante. Mentre mi immaginavo suocere mamme nonne e nuore attorno ai fornelli tutta la mattina. Il che significa che in Italia restano aperti 52.000 ristoranti, e li di persone che lavorano ce ne sono veramente tante. E poi treni, ospedali, tecnici. Hotel e piste da sci, camerieri e animatori.
Poi ho scoperto un’altra novita’. Che quasi cinque milioni di persone fanno il pranzo di Natale al ristorante. Mentre mi immaginavo suocere mamme nonne e nuore attorno ai fornelli tutta la mattina. Il che significa che in Italia restano aperti 52.000 ristoranti, e li di persone che lavorano ce ne sono veramente tante. E poi treni, ospedali, tecnici. Hotel e piste da sci, camerieri e animatori.
.
Rimane pero’ una consolazione per tutti quelli che in queste ore si trovano davanti al computer: possono gustarsi su internet gli auguri di buone feste di una grande celebrita’. Vi assicuro, la prima volta della regina Elisabetta su YouTube e’ uno spettacolo da non perdere.
Nessun commento:
Posta un commento