Que viva la noche
Qualcuno mi guarda stranito, in fondo non conosco nessuno e non c’è neppure chi mi ha invitato. Subito si riconoscono gli italiani: sono quelli che quando parlano spagnolo si sente proprio che non sono spagnoli, quando si parla in inglese stanno in silenzio, occhio spento e sorriso inutile. E poi ci sono le tedesche, gli americani, le francesi, gli ungheresi. Quando il cervello si abitua a questo esperanto di lingue allora è semplice anche comunicare, con frasi che probabilmente non esistono su alcun dizionario, fatte come sono di tentativi, di tutte quelle parole europee entrate nell’uso comune, di ricordi, di gesti.
Tra i fatti notevoli da ricordare sicuramente la miglior sangria mai bevuta. Anche se la scoperta a fine serata che si trattava di semplice sangria nel cartone mi ha portato ad affermare che il Tavernello potrebbe essere per conseguenza il miglior vino italiano.
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2 commenti:
Ale scusa!!!! A fine serata ci siamo persi ubriachi non sò dove, e arrivare alla festa è stato davvero impossibile...spero che ti sia divertito! Ciaocciao ALE
Figurati Ale, è stata una bellissima serata! Alla prossima
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