domenica, febbraio 25, 2007

Good morning, Valencia!

Oggi sono iniziati i bombardamenti. Non sappiamo ancora quanto dureranno. Ovvero, lo sappiamo, e cerchiamo di non pensarci. Oggi è domenica e la città offre un anticipo della grande festa che dal primo marzo inonderà Valencia di luce, musica, colore ed esplosioni. Per venti giorni.
Sono le otto di mattina, quando mi sveglio di soprassalto, i vetri tremano e i botti si fanno sentire sempre più forti. Abito a trecento metri dalla grande piazza dove si svolgono le Mascletà, gli spettacoli pirotecnici famosi in tutta la Spagna. Insomma, fuochi d’artificio di giorno, col risultato che quasi non si vedono e perciò tutto lo spettacolo sta nel fumo e nel rumore, potenziato all’inverosimile. Già preoccupato cerco testimonianze su YouTube, qualche video delle passate edizioni, alcuni con titoli decisamente rassicuranti: Fallas Valencia, 3 marzo, mezza tonnellata di esplosivo. Festeggia la tua città facendone saltare un pezzo!

Tralaltro, dopo un disorientamento iniziale, capisco che se sono le otto del mattino significa che non ho praticamente dormito. Crollo nuovamente sul letto e mi risveglio grazie alla Mascletà delle 14, maldicendo per essermi perso la partita di pelota valenciana. Colto da voglia di riscatto, decido di assaggiare finalmente il gaspacho che mi attende in frigorifero, dando così alla giornata un tocco di folklore ispanico. Piatto tipico andaluso, una crema di pomodori, con tabasco, aceto, aglio, cipolla, peperoni, sale e pepe, servire freddo. Provare per credere.
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