Coffee time
GIORNO 21, LIMA, PERU'
Che dire. Giornata un po' persa. Basso stato di salute, nottata in giro per Lima, addormentato su una panchina chissa' dove. Mai sottovalutare i cocktail della tradizione locale. Tale Pisco Sour. Che si fa con il Pisco, che e' tipo un alcolico nazionale che si fa con due tipi d'uva. E poi succo di limone, zucchero, ghiaccio, e un pizzico di angostura, che ci sta sempre bene.
Che dire. Giornata un po' persa. Basso stato di salute, nottata in giro per Lima, addormentato su una panchina chissa' dove. Mai sottovalutare i cocktail della tradizione locale. Tale Pisco Sour. Che si fa con il Pisco, che e' tipo un alcolico nazionale che si fa con due tipi d'uva. E poi succo di limone, zucchero, ghiaccio, e un pizzico di angostura, che ci sta sempre bene.
Cosi' ti sembra leggero, estivo, tropicale e invece e' come buttar giu' grappa friulana. La tradizione comunque e' la tradizione, e andava rispettata. Poi bella gente e buon ambiente. Certo, un po' di mal di testa e la sensazione di ritrovarsi a un raduno degli alpini.
Per questo mi sono messo a cercare un caffe'. Che e' tanto italiano, lo so, ma e' l'unica cosa della quale e' difficile fare a meno. E' quel rituale che ti fa iniziare la giornata. E' il momento tra amici dopo pranzo. E' l'occasione per parlare e incontrarsi.
Ovvio, il sudamerica e' pieno di caffe'. Ma stile americano, in bicchieri alti, in caraffe da centro tavola. Solubile, il piu' delle volte. Tanto che ti portano la bustina e l'acqua calda. Insomma, dopo vari tentativi, ho chiesto un macchiato. E mi hanno fatto un caffelatte con la schiuma. L'espresso e' il caffe' lungo. Il lungo, e' una pentola formato famiglia.
In fondo, basta solo sapere cosa chiedere.
Nessun commento:
Posta un commento