Il freddo
GIORNO 17, CUENCA, ECUADOR
Il Freddo e' un personaggio di Romanzo Criminale. Non c'entra niente con quello che scrivo, ma fa audience. Invece quello che centra e' che in montagna fa freddo. All'equatore, sembra strano, fa freddo. Specialmente se piove giri con la sciarpa e la giacca a vento. Freddo freddo e' l'originalissimo nome di una gelateria di Cuenca. La catena del freddo e' il mantenere costante la temperatura di cibi surgelati e congelati per evitare che si rovinino o si creino microbi e batteri. In Sud America pare non sia conosciuta, mangi sempre quei gelati confezionati che si sono sciolti nel trasporto e si sono ricongelati in forme bizzarre.
Poi prendi un autobus, e in breve arrivi a una nuova frontiera, perche' l'Ecuador e' proprio piccolo piccolo, buttato li' in mezzo al continente. E al posto di blocco, in fila a farsi timbrare il passaporto, c'e' gente con le ciabatte. E il costume da bagno. Un asciugamano sulle spalle, giusto perche' nell'autobus c'e' il freddo. Dell'aria condizionata. Ma capisci, o almeno intuisci, che in Peru' c'e' il caldo. E non puoi fare a meno di sorridere mentre con la tua giacca a vento cammini accanto al popolo della spiaggia.
2 commenti:
Grande Alle! Quindi ora sei passato in Perù?
Saluti da Milano!
E
Yeah! Peru'!
A presto, Ale
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