Siempre viva l'ipnorospo
GIORNO 10, BUCARAMANGA, COLOMBIA
Giornata tranquilla. Di quelle che ti fanno riprendere il fiato. Un bus urbano a caso e mi ritrovo nel pueblito di Giron, che sembra uscito da un cartone animato. Casette bianche, ponti di roccia che attraversano il fiume, chioschetti dei gelati. Bambini che corrono, aquiloni, una scimmietta che suona il tamburo... beh, quasi. Dagli Appennini alle Ande. Il dolce Remi'. Cose di questo genere.
Nel pomeriggio Bucaramanga. File di banchetti che fanno spremute di mandarino. Di venditori che illustrano le proprieta' magnifiche di uno schiacciapatate. Appena sollevi lo sguardo, attaccano con la parlantina. "Le qualita' di questo prodotto sono tali che mai piu' nella vita vorrete schiacciare verdure con altri attrezzi". E via dicendo. E' un continuo, un mescolarsi di parole e aggettivi e di una formula rituale che apre ogni discorso, che richiama l'attenzione. 'A la orden'. Tradotto piu' o meno in 'a tua disposizione'.
Obiettivo, fuggire lo sguardo ipnotico. Altrimenti rispondere, con spiccato accento italiano, 'buona serata anche a lei'!
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