lunedì, aprile 28, 2008
giovedì, aprile 24, 2008
I favolosi anni ottanta
Ecco perche´ ritrovarsi i favolosi anni ottanta sotto gli occhi da solo la sensazione di polvere sul viso, colori sbiaditi sulla pelle, tristezza nel cuore. Mi e´ successo camminando tra le vie del mercato di una qualche citta´ dell´est. Dove tutto sembra essersi fermato ai favolosi anni ottanta. E dove l´ aggettivo favoloso riesce solo ad essere una perfida ironia.
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domenica, aprile 20, 2008
Reparto ortofrutta
Lo si puo' capire a pieno solo togliendo un ingranaggio al complesso meccanismo, rifondando da principio regole e significati. L'esperimento si svolge in questo modo: ci si butta in un paese straniero, differente stile di vita, temperatura. Differente ceppo linguistico, uro-finnico piuttosto che cirillico, evitando l'uso dell'inglese come chiave per conoscere il mondo.
Ogni nuova esperienza, ogni parola appresa, e' un gradino che ci avvicina all'infinito. In un attimo si palesa la difficolta' di un processo comunicativo, l'amplificarsi della gestualita'.
Sfogliare un giornale fatto solo di foto e geroglifici, attraversare il reparto verdura di un supermercato, fa vivere l'emozione di un archeologo alle prese con una civilta' sepolta. La soddisfazione, per quanto semplice, e' chiamare un caffe' e una ciambella col loro nome. L'ambizione, ancora distante, e' riconoscere l'ambulatorio di un dentista dall'insegna, senza scambiarlo con un centro internet.
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Tags: comunicazione, regole
martedì, aprile 15, 2008
Ordinaria amministrazione
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lunedì, aprile 14, 2008
Spaghetti western
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domenica, aprile 13, 2008
Sfr 777
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sabato, aprile 12, 2008
Seduto all'angolo della strada
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martedì, aprile 08, 2008
Lost in highlands
sabato, aprile 05, 2008
Paris!
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mercoledì, aprile 02, 2008
Il gioco del gessetto
Qualcun altro ha deciso al posto mio . O forse non qualcun altro, ma una serie di condizioni. Detto in breve non andrò a votare. Perchè sarò lontano, in viaggio, il che mi sembra una giustificazione validissima. Mi tolgo dalla condizione di dover risolvere una marea di dubbi e rivendico invece il privilegio di criticare tutto e tutti.
Certo, il rovescio della medaglia è che non potrò lamentarmi nei prossimi anni, dovrò subire in silenzio il processo democratico che si rinnova. Dovrò guardare come sempre illusioni che svaniscono, aspettative disattese, senza concedermi il piacere di una sana polemica. Perchè è giusto contestare solo ciò che si è voluto, ciò che si è costruito con le proprie mani e il proprio voto.
Non ho la pretesa di giudicare le proposte, i programmi, non ho le competenze, le conoscenze. Altrimenti sarei candidato io stesso. Avevo anche pensato a un nome per la lista, qualcosa di ingannevole con simbolo tricolore, come partito delle libertà democratiche, o popolo democratico dei partiti liberi. Programma di lotta agli sprechi, energetici, economici. Taglio simbolico degli stipendi ai politici. Mi basterebbe sentire queste due cose, invece di vedere centinaia di pagine di idee e progetti, che puntano ad accontentare tutti sapendo che aumentare da una parte significa togliere dall’altra.
Starò lontano da tutto questo qualche settimana. Mi dispiace solo perdere l’avvincente finale, voto dopo voto, fino alla proclamazione del vincitore. Del Grande Fratello, ovviamente. Per le elezioni in fondo, comunque vada, non potrò lamentarmi.
martedì, aprile 01, 2008
Fine delle danze
Per dovere di cronaca devo aggiungere che mi hanno fatto girare ore per Bologna vestito da pagliaccio. Un bambino mi ha chiesto un palloncino, qualcuno ha fatto il simpaticone, altri si sono complimentati. Un gruppo di irlandesi in vacanza ha voluto una foto con me.
Ho sentito addosso gli sguardi di tutti, ma non mi ha dato fastidio. In fondo mi sento proprio così, un po’ buffone e disimpegnato, con la voglia di calamitare l’attenzione del pubblico, dello spettatore, del lettore. Con un bagaglio di progetti che da oggi possono essere un po’ più vicini alla realtà.
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