giovedì, aprile 17, 2014

The Gher experience: parte 1

GIORNO 17, DA QUALCHE PARTE, MONGOLIA

Fare un resoconto degli ultimi due giorni, in questo caso, sarebbe piuttosto arduo. Mi limitero' a riepilogare, per sommi capi, gli accadimenti, lasciando al singolo lettore eventuali considerazioni.

I fatti: terza notte in una gher, ospiti di una famiglia, che il giorno seguente ci accompagna alla gher dei parenti. Passiamo li la quarta notte e il mattino seguente la famiglia torna per accompagnarci a Kharkhorin, antica capitale mongola e sede di un importante tempio buddhista per poi lasciarci alla stazione degli autobus per prendere la linea delle 11 per Ulaanbataar.

I fatti, in modo approfondito: terza notte, ospiti di una famiglia. La seconda gher, che presupponiamo per gli ospiti, e' stata destinata alle capre. Si dormira' tutti sotto lo stesso tetto. Poco male, penso io.
Presto appare evidente che i due bambini, da noi soprannominati Attila e Gengis Khan, non hanno alcun timore nel confronto degli stranieri ma, al contrario, un quantitativo illimitato di energia del quale usufruire. La madre, per stemperare la tensione, ci invita a un giro con il furgoncino per andare a trovare il marito giu' al pascolo. Tre posti anteriori, madre, Chako (nostro compagno d'avventura direttamente dalla Grande Mela), Luca, Attila, Gengis. Posto per il bagaglio, ovvero l'intercapedine tra i sedili anteriori e la lamiera, il sottoscritto e otto capretti, che trasferiamo per ragioni sconosciute.
Pochi belati dopo lo sterrato giunge al termine, attraversiamo una pietraia ed eccoci al pascolo. Il marito ci accoglie con gioia, scarica i bambini e i capretti e ci invita ad andare a prendere da bere. Espressione equivoca, come capiamo in pochi minuti. Andiamo a prendere l'acqua.

Centro della Mongolia. Due gradi, fissi. Quattro uomini intorno a un pozzo. Giu' il secchio con la corda, su il secchio con la corda. Riempiamo due taniche e un barile che poi trasportiamo con numerosi improperi lungo la strada scoscesa fino al furgone. E poi, secondo giro. Niente da annotare, a parte una certa difficolta' nel compiere esercizi ginnici, per il resto della giornata.


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