mercoledì, aprile 09, 2014

Incontri ravvicinati

GIORNO 9, LISTVJANKA, RUSSIA

Seicento chilometri per sessanta di ghiaccio. Questo e' lo spettacolo che si presenta uscendo da un'ora e mezza di una pineta per raggiungere Listvjanka da Irkutsk.
Il lago Bajkal si mostra in tutto il suo splendore, ancora congelato, ad aprile, con le barche strette in pose innaturali, la gente che passeggia sulle acque. Nell'aria il profumo dell'immancabile omul, un pesce endemico simile al salmone, seccato, bollito, arrosto, affumicato. Ed e' qui, nel paese congelato che sembra attendere da troppo tempo il risveglio, che troviamo i primi turisti.

Strano incontro. Convinti a lungo di essere gli unici a muoversi in questa stagione, che invede ben si addice ad altre destinazioni baciate dal sole. Due svedesi. E addirittura, in un ostello fatto solo di tronchi d'albero, un manipolo di finlandesi. Gente che vive al freddo, tra alberi e laghi, che viaggia migliaia di chilometri per trovarsi al freddo, tra alberi e laghi. A volte e' proprio difficile cambiare le proprie abitudini.

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