Tempo/spazio
GIORNO 6, TRANSIBERIANA, CINQUANTA ORE DOPO, RUSSIA
Viaggiare da il
tempo di pensare.
La guida che sfoglio di tanto in tanto sostiene che il terzo
giorno di transiberiana potrebbe subentrare un certo senso di disorientamento. Non
e’ del tutto vero, ma forse si’, in un certo modo. Il tempo rallenta. Ci si
sorprende a considerare particolari trascurabili. Le ramificazioni delle
betulle prima che si tramutino in doghe a basso costo ikea. Le macchie di
Rorschach celate in chiazze di neve perfettamente speculari. Le gambe delle
lettere in una pagina di libro, ordinate come reparti di un esercito
grammaticale.
Passato Barabinsk e le venditrici di pesce secco. Ancora dubbio
l’utilizzo, come cibo o elemento decorativo, del suddetto pesce. Passato il
fiume Ob. Lasciata Novosibirsk con un pasto liofilizzato e una frittella di
pure’. Nella notte il fuso orario passa a +4 da Mosca, portando la pausa pranzo
alle 9.55. Intanto la notte
scorre attraverso il finestrino. Difficile distinguere forme e colori. Non confermata, ma abbastanza probabile,
la presenza di neve e betulle. Il treno piano piano prende sonno, con la sua
piccola comunita’ di storie e movimento. Per svegliarsi, fra poche ore, qualche
chilometro piu’ in la. Disorientato, certo. Ma con gli occhi pieni di nuovi
affascinanti e trascurabili dettagli.
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