venerdì, settembre 28, 2007

Cento passi

Forse ho trovato casa. Se così fosse in ventiquattro mesi mi sarei spostato di cento metri. Due anni fa abitavo da un lato del ponte, immenso, che sovrasta quel fiume di binari che sfocia dalla stazione centrale di Bologna. Ora potrei finire dalla parte opposta, cento passi più vicino al pulsante centro storico della città. Quarto piano, vista invidiabile su un incrocio di sette strade risolto in un elegante gioco di semafori e rotatorie, cinque minuti dalla via delle università. Tralaltro appartamento totalmente vuoto, cinque persone che se ne vanno contemporaneamente a metà mese. Lasciando una casa che rinasce in piena democrazia, dove nessun inquilino può vantare diritti sugli altri, tutti ultimi arrivati.

Una città che si riscopre malinconica in una giornata di pioggia, quando tutto nell’aria umida sembra scorrere lentamente. Lunghe camminate lungo i viali, ombrelli colorati, un paio di conversazioni in spagnolo a distanza di mesi con ragazzi di Madrid. Uniche scosse della mattinata un esame di storia del cinema affrontato con spavalderia da studente consumato e grandinata improvvisa che cristallizza per qualche minuto la fretta di chi passeggia per strada. E che permette di scoprire passo passo percorsi tra le infinite file di portici, vicoli e quartieri.

1 commento:

Anonimo ha detto...

bravo trova casa che ti vengo subito a trovare...a, sei invitato nella splendida ancona di merda...by lo storto