sabato, novembre 29, 2008

Cronache marziane

Chissà perchè mi lascio sempre affascinare dallo spazio. Da ogni piccolo dettaglio, ogni scoperta irrilevante, che scatena l’immaginazione. Forse perchè è una delle poche cose indefinite che ci restano, talmente sotto gli occhi di tutti da passare inosservata. O forse perchè in fondo spero che ci sia davvero qualcuno la fuorì, su altri pianeti. E spero per loro che non abbiano la pelle verde.

L’ultima notizia è questa: è stata trovata una particella di zucchero nello spazio. Si, zucchero, quello che abbiamo tutti nella credenza della cucina. E l’articolo d’apertura di qualche esimio giornalista non può far altro che cadere in un serie di luoghi comuni sconvolgenti: “Il brodo primordiale è dolce e viene preparato nella cucina dello spazio, con la polvere di stelle a fornire gli ingredienti e gli astri in via di formazione che danno il calore necessario”. D’accordo.
Tralaltro non ho idea di come si possa individuare una particella a ventiseimila anni luce di distanza. Nè sono a conoscenza se si trattasse di zolletta o zucchero in bustina. L’unica indicazione che ci viene data è che ha una temperatura simile a quella della Terra durante una giornata estiva. Quindi un po’ sciolto. L’equipe di scienziati conclude rassicurandoci sul fatto che debba esistere altro zucchero nello spazio.
E sembra essere una buona notizia: la piccola particella è considerata un elemento fondamentale per la nascita della vita. Ma sono ancora molti i passi che ci separano dalla conoscenza del processo che porta una bustina di zucchero a trasformarsi in essere umano. E senza pelle verde.

mercoledì, novembre 26, 2008

Quarantotto ore

Quarantotto ore di vuoto, di nulla, di buio. Malinconoia, lavoro saltato, scarsa predisposizione ai rapporti interpersonali. E tutto questo nella vita reale, non in quella virtual blog che è abbandonata da tempi non calcolabili. Addirittura il mese ottobre 2009 non apparirà mai in elenco; è questa, di per sè, è una cosa abbastanza grave.
Ma quando uno meno se lo aspetta l'organismo umano risponde in modo inaspettato. A nulla sono valsi i pasti saltati negli ultimi giorni, la pioggia del pomeriggio per la strada senza ombrello, lo zapping tra letto e divano e la totale mancanza di stimoli. Qualcosa è scattato e alla mezzanotte di oggi sono stato sorpreso da un incredibile picco d'energia.
Quasi che il corpo si voglia ribellare a questa staticità, facendomi saltellare per la casa, iperattivo e senza alcun segno di stanchezza. Una botta di adrenalina che mi ha addirittura spinto a riprendere le pagine del blog, dopo aver fatto qualche corsetta per le scale del condominio.
Certo, è notte. Forse non è il momento più utile. Ma fatto è che dopo quasi due mesi posso nuovamente scrivere e raccontare sulle pagine dell'amato blog.