domenica, dicembre 16, 2007

Lenzuola bianche sotto la neve

Ti svegli una domenica mattina e trovi fiocchi di neve che scendono leggeri, piano piano, proprio sulle lenzuola lavate e stese il giorno prima. L’aria gelida, il cielo livido, e una spolverata di bianco a chiazze sui tetti delle case. Ma i panni stesi fuori dal balcone si scoprono miracolosamente asciutti quando si soffia via un centimetro di cristalli di ghiaccio. Certo, asciutti. Ma ad una temperatura che oscilla intorno ai zero gradi, se non ricordo male.
La città è ferma, non tanto per la neve quanto per la mattina di festa che già preannuncia il Natale. Oggi pomeriggio i negozi saranno intasati, le vie piene di luci, i banchetti di caramelle e castagne tirati a lucido. Alle dieci del mattino, girando per le vie senza metà, si scopre invece l’altra popolazione. Quella che fa sembrare Bologna una città di frontiera, punto di incontro di carovane e culture.
In piazza c’è il mercato straordinario, tutte le domeniche questo mese. Cinesi e pakistani a perdita d’occhio. A quanto pare per i commercianti bolognesi il rituale del pranzo festivo a base di tortellini è irrinunciabile, e il freddo polare ha certo dato una mano. Vicino all’autostazione c’è un pulmino che scarica pacchi e lettere. E’ il corriere rumeno, l’uomo che una volta alla settimana fa Bucarest andata e ritorno e tiene i contatti con le famiglie lontane. Padri e madri che lavorano in Italia spediscono alle famiglie in Romania soldi, abiti, giocattoli, e ne hanno indietro foto, messaggi, a volte pure qualche visita. Al semaforo di fronte un omino distribuisce con poco successo volantini del Circo di Mosca (italianissimo il circo, non l’omino).
A volte è proprio quando la città dorme che si può scoprirne gli aspetti più interessanti.

Nessun commento: