venerdì, maggio 09, 2008

Long train runnin'

Parto. Un’altra volta. Attraverso l’Italia da cima a fondo, verso la Sicilia. Attaccato al finestrino di un treno, dopo tanti viaggi aerei surreali, nei quali i paesaggi cambiavano in un istante senza lasciare traccia. Voli al di sopra di un manto perenne di nuvole, che solo a tratti lasciano intravedere cosa succedeva laggiù a valli e montagne, a fiumi e mari. Adesso voglio guardare il paese che piano piano si distende, si colora e si tuffa nel mare.

L'alba sullo stretto e poi via, alla scoperta di un'isola mai incontrata. Porto di arabi e normanni, greci e spagnoli. Un pezzetto di quell'Italia con una storia da rivivere e un futuro da affrontare.

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