giovedì, giugno 05, 2008

Oscillazioni

Ogni volta che il prezzo del petrolio sale, esce una vecchia storia fatta di costi, oscillazioni e tassi di cambio.
Ciò che si racconta è più o meno questo: nel 2001 il prezzo di un barile di greggio era di sessanta dollari, un biglietto verde valeva 1,2 euro e quindi, fatti due conti, portavamo a casa il nostro bel barile a settantadue euro. Al giorno d'oggi è pur vero che il prezzo unitario supera i centoventi dollari: ma con il tasso di cambio aggiornato, che svaluta la moneta americana a poco più di 0,6 euro, il nostro barile sarebbe sempre all'incredibile cifra di settantadue euro.
Migliaia di persone scandalizzate, indignate, di fronte all'evidenza dei fatti e ai continui aumenti immotivati del prezzo della benzina. Tutti pronti a scagliare la prima pietra, a diffondere la storiella senza cercare di capire se sia vera o meno.

Perchè invece i fatti stanno così: intanto nel 2001 il prezzo oscillava in media a ventisei dollari, e questo basterebbe per smontare la bufala. Perciò, anche se sembra assurdo affermarlo, il costo del greggio non ha niente a che fare con la benzina. E la vera bugia è credere il contrario.
Basti pensare che nel lontano 1999 si portava a casa un barile con nove dollari, ora ne servono quasi centotrenta. Mentre la benzina è passata da un euro a uno e cinquanta. Dieci anni fa si affermava che se mai si fosse arrivati a cento dollari sarebbe arrivato un tracollo dell'economia. Mentre a dispetto delle previsioni la macchina prosegue la sua corsa, la domanda aumenta ogni giorno e il prezzo cavalca l'onda come un titolo di borsa.
Facciamo un esperimento: domani provate tutti ad andare a piedi, o in bicicletta. Così per il weekend potremo fare benzina a novantanove cent e saltare in macchina, verso nuove avventure.

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