sabato, settembre 13, 2008

Notti bianche o quasi

Per fortuna siamo a Roma, basta uscire e qualcosa si trova sempre. Così viene sintetizzata la gloriosa notte bianca che quest'anno non ci sarà, o almeno non nelle modalità che l'hanno resa celebre nelle passate edizioni. In cassa non c'è un soldo, sostiene la giunta Alemanno. Abbiamo aperto la scatola delle offerte e la sinistra non ha lasciato neanche una monetina per andarci a divertire. Nè per riparare le buche delle strade, o prendere un cornetto al bar.
La decisione quindi sembrerebbe sensata ma, anche se non è compito mio stare qui a sindacare, non mi sembra una scelta felice. Anche perchè poi il ritorno economico c'era, per forza, con due milioni e mezzo di persone per strada tutta la notte. E l'immagine, il riaffermarsi come città dell'arte, della cultura. Ma niente da fare.
Questa volta sono però i Municipi a rimboccarsi le maniche. Perchè Roma è fatta di tanti quartieri che godono di una certa autonomia, e possono decidere spontaneamente di riempire una piazza, organizzare un concerto, un dibattito, senza spese folli ma con tanta buona volontà. Ecco allora la serata di tango a piazza Navona, il festival dedicato a Pasolini a Capanelle, musica blues a Campo dei Fiori, attori, band, qualche nome famoso, sparpagliati qua e là. Ciliegina sulla torta per il Municipio XVII, a mezzanotte la proiezione del famoso film 'La corazzata Potemkin'. Presentata da Paolo Villaggio, che in un momento di intensa cultura indosserà i panni del ragionier Fantozzi per il revival della frase che ha segnato la storia del cinema. Chi vuol capire, capisca.

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