lunedì, gennaio 14, 2008

Testa a testa

Quanto mi piacciono le elezioni americane. Con tutti quegli stati che piano piano si colorano, i colpi di scena, le alleanze nascoste. Tutti dicono che mai come quest’anno la situazione e’ incerta e senza un reale favorito: ogni volta che un repubblicano o un democratico sembra sull’orlo del precipizio ecco che il pronostico viene ribaltato e l’arzillo pretendente torna in corsa.

Un mondo fatto di obiettivi e voti conquistati passo passo da quei candidati che sembrano usciti da un film. Che poi uno ne è davvero uscito dal piccolo schermo. Una star del telefilm Law and order, reciclato e candidato presidente. Giusto per non far mai dimenticare il ruolo dei media nella società moderna. Tanto più che un altro concorrente di questa girandola elettorale è il fondatore di un canale televisivo cristiano, una sorta di pastore da televendita. C’è poi ovviamente spazio per i reduci, che mai come in questo periodo di insicurezza riescono a riscaldare gli animi delle folle. Da una parte il combattente ruspante, eroe del Vietnam, che parla chiaro e senza compromessi; dall’altra il militare che ha fatto carriera, che ha guidato la commissione forze armate, che ha voluto innalzare una barriera tra Usa e Messico per fermare l’immigrazione. E, ironia della sorte, di nome fa Hunter (si, insomma, Cacciatore).

Ma queste sono soprattutto le elezioni delle novità. Una donna che non ha bisogno di presentazioni perche’ la parola Clinton spiega già tutto, un uomo di colore simbolo del sogno americano, addirittura un mormone che non gira come si potrebbe pensare con barba lunga e cappello nero. Tante alternative e buoni propositi, con la segreta speranza che non vinca a sorpresa un terzo componente della famiglia Bush.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

io sono per obama e lo sai. è il volto della nuova america ed è la speranza per tutti coloro che da sempre sono stati emarginati. senza aspettarsi troppi miracoli s'intende. la clinton è una donna ok: questo mi fa piacere ma non basta perchè è il simbolo del potere che si ripete e della vecchia politica. comunque nel caso vincesse sarò per lei: i repubblicani hanno stancato il mondo con le loro politiche. ah si..forse parli un pò troppo di lavoro.
dimenticavo: il mio nome è philip, philip frittels e vivo a new york a little italy.

Anonimo ha detto...

come sempre interventi interessanti,e acuti.
bravo boy!
per avere il tuo numero di telefono che si deve fare?

Ale451 ha detto...

Caro Philip, il tempismo col quale ha compiuto il suo viaggio oltreoceano è sospetto, non avrà per caso intenzione di candidarsi anche lei!

Caro anonimo, grazie dei complimenti! Ho quasi abbandonato l'uso del telefono, pensavo di passare ai piccioni viaggiatori ma col freddo che fa ancora nulla...

Byron ha detto...

Bel blog, però quelli con la barba lunga e il cappello sono gli Amish, non i Mormoni, che invece indossano la veste battesimale. E sono molto più preoccupanti...(specie Mitt Romney). Io sono indecisa tra Clinton e Obama, diciamo che comuqnue vada sarà un relativo successo: a questo giro penso siano tutti d'accordo che l'importante sia estirpare un po' di robaccia Repubblicana. Se si potesse, io voterei per Bartlett. Salutami Bologna.

Anonimo ha detto...

bene, sempre più affluenza attiva su questo blog.
I miei complimenti!
Z

Ale451 ha detto...

Grazie Byron del complimento e della precisazione. Direi che estirpare e' proprio il termine corretto, vediamo fra qualche mese come saranno andate le cose...