domenica, marzo 06, 2011

War games

GIORNO 43, UYUNI, BOLIVIA

E' Carnevale. E in Bolivia Carnevale significa guerra, d'acqua. E, tanto per darvi un'idea, il super liquidator della nostra infanzia e' niente in confronto all'arsenale bellico che sfodera un bambino boliviano.
E lo ammetto, mi hanno schiumato. Ma non sono uno che perdona: ho deciso che quel poco che ho imparato facendo servizio militare oggi mi sarebbe tornato utile. Poi mi sono ricordato di non aver fatto servizio militare, e allora ho pensato a Clint Eastwood. Ho visto 'Per un pugno di dollari', 'Il buono il brutto e il cattivo', l'ispettore Callaghan, ma soprattutto 'Gunny'. La storia di un vecchio ufficiale che addestra un gruppo di brocchi e li fa diventare dei veri marines.

Ho reclutato un gruppo di ragazzini che vagavano solitari per la citta' in guerra. Ne ho piazzati due con armi di precisione sulla cima di un fontana spenta. Tre con bombe d'acqua agli angoli della piazza. Altri due votati al sacrificio appiattiti contro il muro del chiosco dell'informazione turistica. E quando si avvicina qualcuno con un tubo di schiuma, fuoco libero. Finche' non e' arrivato un ragazzino con un carrello di bombe d'acqua, e abbiamo stretto un'alleanza strategica.
Il bello della guerra e' che ce la possiamo prendere con le minoranze. Tutti insieme contro i deboli. Abbiamo massacrato un gruppo di turisti francesi. Poi due seminaristi. E uno che poteva sembrare palestinese, cosi', tanto per completare la tabella.
Non si fanno prigionieri. Oggi e' guerra, per tutto e tutti.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Alle! E' sempre un piacere seguire il tuo viaggio e leggere i tuoi post!

Un saluto

E

Anonimo ha detto...

aahhahahahahahahahhahah mi hai fatto morire dal ridere con questo post...