venerdì, maggio 09, 2014

Bowling a Luang Prabang

GIORNO 39, LUANG PRABANG, LAOS


Ho visto cose meravigliose. E non intendo soltanto quelle cose che solitamente finiscono sulle cartoline.
Ho visto uno scooter che trasporta un frigorifero. Una ragazza in moto con l'ombrello, per ripararsi dal sole. Una griglia che cuoce pollo, pesce, banane, pane, lombrichi. Ma, soprattutto, ho visto decine di giovani viaggiatori, a chiusura locali, fare la coda per andare a giocare a bowling.

Le serate funzionano cosi', nella frizzante comunita' backpackers in giro per Luang Prabang. Si cena presto, quasi esclusivamente al clamoroso buffet vicino al mercato notturno, al prezzo competitivo di diecimila kip, che per decenza non vi converto in moneta europea. Italiani avvezzi agli aperitivi decisamente un passo avanti nell' applicare conoscenze architettoniche al riempimento sistematico di un piatto. 
Poi, si va all'Utopia, che e' il locale per eccellenza, un grande giardino con tavoli di bamboo, tappeti, un bancone ben fornito, vicino al fiume. Le bottiglie di Laobeer vengono lentamente accatastate in un angolo. Undici e trenta, tutti fuori, dove una schiera di tuk tuk al grido di 'bowling bowling' raccatta i giovani viaggiatori e li deposita pochi chilometri piu' in la in modo che possano trascorrere il tempo abbattendo birilli. Il bowling, in quanto circolo sportivo, gode di una sorta d'immunita' e a volte riesce a stare aperto anche fino all'una. Viva lo sport.

Alla fine un viaggio e' anche questo, tempo passato a divertirsi, con sconosciuti socievoli e comunicativi, in un'aria vacanziera. Il pomeriggio si nuota nelle cascate, si fa una partita a beach volley, ci si ritrova al bowling. Per il piacere di stare insieme, per ricordarsi che non e' importante solo camminare, scoprire e conoscere, ma anche prendersi del tempo per poterlo apprezzare.

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