domenica, maggio 04, 2014

Giro d'Italia

GIORNO 34, MU CANG CHAI, VIETNAM

Il Vietnam e' un paese incredibile. E te ne accorgi soprattutto attraversandolo passo passo, chilometro dopo chilometro, alla guida, vento in faccia. Oggi tappa di montagna. Lunghi tornanti, temperature che calano, vegetazione che si adatta all'altitudine. Terreni molto impegnativi, pendenze vertiginose e insediamenti che si fanno piu' radi, meno turistici.
I bambini ai lati delle strade salutano dicendo hello e agitandosi come per un incontro eccezionale. Gli adulti ti ospitano volentieri al riparo quando piove, ti offrono the, tutti sorridono. La felicita' media, in questo lato del mondo, e' sicuramente piu' alta, nonostante tutto. Si parla, un poco. Incontrata un' insegnante d'inglese di un paese che non riesco neppure a pronunciare. Un ragazzo che si esprime in francese con accento quasi provenzale, nonostante io non sappia com'e' l'accento della Provenza, ma che immagino un po' simile al ligure, se non altro per affinita' territoriale. Quindi un vietnamnita che parla francese con accento ligure.

Siamo spesso fermi. Vuoi per la bellezza dei paesaggi. Per la difficolta' di restare su una moto formato mignon. Per i guai meccanici. Le piogge improvvise. Si incontra tanta gente, si fanno un po' di chilometri, ci si ferma per il menu' del giorno. Il chilometraggio ne risente, ma ne guadagna il viaggio.

E poi, come capita nelle grandi tappe del giro d'Italia, dopo lo Stelvio o qualche passo alpino, si arriva in una valle verdeggiante e soleggiata, con un lungo stradone ornato di alberi a fusto, pianure che ondeggiano al vento e un paese operoso sorto sull'ansa del fiume.
Il Vietnam ha un che di Francia, Svizzera, appennino. Buttato nel sudest asiatico. Che ne fa un paese conosciuto ma da scoprire. Da girare, senza dubbio, in lungo e in largo. 

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