domenica, febbraio 04, 2007

Little Italy

Si lo so già. Anche se nessuno resiste alla tentazione di dirmelo. Vai all’estero? Mi raccomando, parla solo spagnolo, frequenta solo spagnoli, altrimenti non impari la lingua... e mangia paella e tortilla, una bistecca puoi mangiarla anche in Italia. E balla il flamenco, guarda una corrida.
Detto fatto. Vivo con due italiani e un francese coreano. Perchè in fondo tutto il mondo è paese.
Un italiano recita sempre la parte di colui che ama culture diverse, che vuole incontrare nuove persone, ma se alla fine deve portarsene in casa una tra un guatemalteco e un italiano sceglie certamente il secondo. In Spagna accade lo stesso, spagnoli con spagnoli, stranieri con stranieri. Le minoranze si organizzano, superano quelle prime settimane nelle quali è fondamentale trovare una casa, organizzarsi studio o lavoro, capire gli orari, i mezzi pubblici, i divieti, i locali e si, poi anche le tradizioni e le usanze. Il tutto parlando una lingua stentata fatta di tentativi e incomprensioni.
E poi una nazione è fatta soprattutto dalla gente che ci vive, non è un omogeneizzato di folklore da costa a costa. Tanti luoghi comuni dettati dall’era della comunicazione, sia per noi che per loro.

E’ sorprendente infatti scoprire che per uno spagnolo noi siamo veramente il paese della mafia e della pizza, ma soprattutto del mandolino, che mi sono ripromesso di imparare per non deludere le aspettative della comunità.
Qui a Little Italy oggi piove, la vita scorre tranquilla, dalla cucina arriva profumo di spaghetti e paella take-away.
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