giovedì, febbraio 14, 2008

Allegoria del malgoverno

Un buon governo nasce da buoni cittadini. Non esiste nessun governo, buono o cattivo, con la facoltà di cambiare la situazione se il popolo è indifferente. Bisogna prima di tutto formare buoni cittadini, che saranno poi buoni politici. O buoni pizzaioli, ingenieri, uomini d’affari.
Gandhi in fondo ha rivoluzionato il mondo perchè aveva davanti a sè buoni cittadini, legati alla propria terra, uniti in qualche modo dalla propria religione, indù o mussulmana che fosse. Io mi chiedo: dove sono gli italiani? Persi, insoddisfatti, diseducati ad interessarsi di ciò che li circonda. E' inaccettabile che uno stato non investa in istruzione, formazione, nel rendere tutti più consapevoli. Io voglio parlare in questa piazza per ascoltare, imparare, da ciascuno di voi. Io non sono nessuno. Ma vivo dell’aria che respiro, dei libri che leggo, della gente che incontro.
Così ha parlato uno dei personaggi più caratteristici di Bologna, proprio questa mattina, in piazza. E come dargli torto. Non so chi sia, cosa faccia nella vita. So solo che ogni tanto lo trovo per le strade, in piedi su uno sgabello, a colloquiare con la folla che lo circonda. Cuffietta in testa e occhialini, voce limpida e la sicurezza di un attore consumato. Forse è un professore, forse un folle. Capace come un folle di dire soltanto la verità.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

bravo Alle! ti faccio i miei complimenti: questo è un ottimo post. e lo condivido totalmente. con questo si potrebbe smettere di dire che le classi dirigenti sono per forza corrotte: esse sono solo le degne rappresentanti del paese in cui vivono. ne sono lo specchio, il semplice specchio.

Anonimo ha detto...

bravo, io ero tra la folla mentre su uno sgabello parlavi di governo,la prossima volta cambia piazza e città, ti regalerò un megafono... o forse ti regalerò una rosa (!!!)

Ale451 ha detto...

Un giorno mi metterò veramente nelle piazze a parlare, ancora devo finire di chiarirmi le idee e poi...