domenica, febbraio 17, 2008

Chinese whispers

Secondo una recente indagine basterebbero poche persone convinte per condizionare tutte le altre. Ma guarda un po’.
La chiamano con un termine sospeso tra scienza e tecnologia “sindrome del pecorone”, ma nonostante il nome da barzelletta è frutto di una lunga indagine e di sperimentazioni sul campo. Cinque persone hanno camminato per strada ogni giorno osservando quanto il loro passo deciso poteva influenzare quello degli altri. Una ricerca degna di merito, di quelle che di solito si fanno con i contributi statali. Lo sapevamo un po’ tutti che la massa segue il singolo, che basta dire meno tasse per avere più voti, che se uno va allo stadio con la mazza da baseball poi arrivano tutti con ferri da golf, bastoni da hockey, racchette da tennis (no, queste forse no). Ma non avevamo il supporto della scienza. Adesso lo abbiamo, in un qualche modo.
D’altronde l’hanno detto al telegiornale, quindi deve essere vero per forza. Infatti il telegiornale l’ha presa dal Corriere della Sera, che non mente mai. E il Corriere l’ha letta sul New York Times, che è la guida dei tempi moderni. E al Times l’ha detta il primo bambino della fila, sussurrandola all’orecchio. Come in un grande telefono senza fili. O chinese whispers, come si dice negli States. Il che ci lascia la perplessità di non poter mai sapere quanto sia reale la notizia che ci è arrivata.

1 commento:

Anonimo ha detto...

ohhhh it's wonderfull blog! it's ok! congratulation boy!!!
by yor friend