sabato, febbraio 09, 2008

Una poltrona per due (ruote)

Bologna si presenta cosi’. Liberale, alternativa, sulla facciata. Nervosa, irrequieta, se si cammina tra la gente. Tutti in guardia, sospettosi. Preoccupati per la crescente delinquenza, per l’immigrazione in costante aumento, per la perdita di controllo delle autorita’. Non ci si deve stupire allora se nasce un concorso per sensibilizzare la popolazione sulla tratta delle biciclette. Strappate ai loro legittimi proprietari, maltrattate, svendute agli angoli delle strade. Ognuno in cuor suo sa che passeggiando su e giu’ per via Zamboni l’occasione di portarsi a casa una due ruote e’ sempre li’ a portata di mano. Poi magari e’ anche la stessa bicicletta che ti avevano rubato sotto casa un paio di giorni prima. E in fondo tutti sappiamo che facendo cosi’ si alimenta il mercato nero, ma nessuno ha il coraggio di smettere. E il folklore continua, di citta’ in citta’, ruote viste di sfuggita, sellini in penombra, i prezzi bassi che non dispiacciono a nessuno.
Anche se un’altra strada era stata trovata: il mercatino dell’usato, che si tiene a periodi alterni, ma che non esercita lo stesso fascino. E soprattutto non ti porta la merce a due passi da casa. Ma, d’altro canto, non te la porta neppure via.
Ma la vera notizia bomba che scuote la quiete bolognese e’ la candidatura a sindaco di Beppe Maniglia. Per chi non lo conoscesse vi basti sapere che gira con un giubbotto di pelle e suona in piazza la chitarra elettrica, ovviamente quando non si trova in giro per l’Italia con il suo sidecar. E questo meriterebbe non un commento, ma un blog intero. Idee chiare, schiette, sincere. Un grande programma elettorale. Un esempio su tutti: troppi immigrati lavavetri ai semafori? Togliamo i semafori. Questa e’ vera politica.

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