giovedì, aprile 24, 2014

Caligine

GIORNO 24, PECHINO, CHINA


"La caligine e' un fenomeno atmosferico caratterizzato da opacita' dell'atmosfera dovuta a un pulviscolo principalmente secco o fumo, causato da inquinamento o incendio."

Buongiorno, Pechino. Giornata di sole secondo il meteo, nascosto nella realta' da un'indistinta foschia che poco ha a che fare con le leggi della natura. Un disco pallido, una mezza via grigio arancio, guarda con timidezza la citta' che freme in un mattino di fine aprile. Eppure, scooter elettrici, piste ciclabili, vicoli silenziosi liberati dalla tirannia del motore a scoppio. Pedalando tra gli hutong si potrebbe pensare a una semplice giornata di nuvole, un momento di passeggera quiete e malinconia. Ma gli occhi, che bruciano e si fanno rossi, ricordano come questo inverno nucleare sia ormai un triste complemento d'arredo per la capitale cinese. E anche quando un soffio di vento riporta la citta’ pulita e soleggiata, basta fare pochi passi per imbattersi in un passante dal volto misterioso con mascherina chirurgica.
Tutto molto diverso, sotto questa luce. Ma ugualmente interessante. Scrutare i turisti perplessi che si domandano il perche' della discordanza tra previsione meteo e realta'. Guardare la citta' che ormai non ricorda neppure quando tutto cio' ha avuto inizio. Sembra casa, d'inverno, la nebbia leggera del primo mattino, condita di un caldo tropicale.

L'incanto del pensiero e' rotto all'improvviso dall'arrivo burrascoso di alcuni turisti italiani nel bar dell'ostello. Parola d'ordine, mimetizzarsi. Non condividere certi momenti, almeno non con i propri conterranei. si finirebbe a parlare immancabilmente di Milano, del nord, del sud, del sole, del come si sta bene, del come non ci si puo' vivere. Tutti discorsi che non hanno senso, a ottomila chilometri da casa.
Camaleontico. Mi presento come un argentino con parenti alle antille italiane. E via, nella caligine, in una nuova avventura pechinese.


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