mercoledì, febbraio 02, 2011

Corri, Forrest

GIORNO 11, BOGOTA', COLOMBIA


Sto correndo come un pazzo. Senza pausa, scivola tutto con una velocita' incredibile. Solo la giornata e' lenta, immensa, infinita. Piena e vuota, bianco e nero di una stessa sensazione.
Ma i chilometri non sono nulla. Le frontiere, appena accennate. Anche questa notte otto ore in autobus. Non e' tanto il nuovo, l'incontro, lo sconosciuto, l'esperienza a essere determinante in questo momento. E' il viaggio, la corsa. Essere un puntino che si muove sulla mappa.

Domani sono ancora qui. In diretta, da dove sto scrivendo, un ostello di fattoni nel centro storico di Bogota'. C'e' anche la sauna, lo devo dire. In fondo, siamo in alta montagna, 2600 metri. Anche se non sembra. Domani sera ho un incontro con un po' di gente della citta'. Ed e' giovedi. Venerdi' mattina, mi svegliero' ancora nello stesso ostello di fattoni. E domenica sono in Ecuador. Come, davvero non lo so.

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