mercoledì, febbraio 16, 2011

Spiderman spiderman

GIORNO 25, CUZCO, PERU'

Quando non stai bene e sei lontano da casa tutto e' piu' difficile. Pensi di non alzarti dal letto, ma sai che nessuno ti portera' il pranzo o una tazza di the' caldo. Cuzco mi ha distrutto. Totalmente. Niente di irrecuperabile, d'accordo. Ma tempo perso, fermo, a fissare il vuoto.
E invece c'e la voglia di andare, di vedere. A migliaia di chilometri da casa, non si puo' restare ad apprezzare la decorazione di un paio di lenzuola e la morbidezza di un cuscino. Tutto sfugge un po' di mano. Pochi stimoli.
La vista della citta' dalla finestra. Notevole. Le urla di due australiani che giocano a ping pong. E non urlano perche' giocano a ping pong. Urlano e basta. Sempre.

In compenso le mie capacita' sensoriali stanno diventando come quelle dell'Uomo Ragno. Ho percepito che stava per entrare qualcuno in camera quando ancora non aveva iniziato le scale. Ho sentito una farfalla sbattere sullo specchio del bagno. Ho capito che la guardia all'ingresso dell'ostello stava leggendo dal fruscio delle pagine.
Superpoteri. O forse semplice attenzione, di chi aspetta che la giornata passi alla svelta e si porti via ogni stanchezza.

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